In origine rimessa di Carrozze dei Marchesi Cavalcabň, poi Osteria e dal 1969 trasformata in enoteca. Prima enoteca a Roma a servire alla mescita vini di un certo livello, fra i quali ricordiamo il famoso Picolit, dal 1980 dopo la scomparsa del signor Domenico Buccone la moglie Maddalena ha ampliato l’offerta inserendo ricercatezze alimentari, pasta, miele, marmellate.

L'arredamento del negozio è prevalentemente di inizio secolo scorso come i banconi in legno intarsiato con sopra un piano di marmo, gli scaffali in legno altissimi sorretti da colonnine tornite ricolmi di vini, liquori e varie golosità e ricercatezze, gli archi a mattoni e quattro grandi lampadari di ferro battuto.
Alle pareti sono attaccate stampe e quadri che riguardano la cultura del vino, e una serie di specchi d'epoca che fanno sfoggio dall'alto, rendendo il locale caldo ed invitante. C'è anche un medagliere del Fernet Branca regalato al gestore dell'epoca in occasione del passaggio del secolo e che oggi è un ragguardevole cimelio. Non ultima la sottostante cassa di particolarissima manifattura.
Dal '97 insieme ai figli Vincenzo e Francesco, l'enoteca offre un servizio di ristorazione tutti i giorni a pranzo e il venerdì e sabato anche a cena. L'enoteca Buccone aderisce all'associazione “Arte dei Vinattieri” di Roma e a quella nazionale ”Vinarius” della quale Vincenzo è consigliere. Nel corso degli anni in questa enoteca sono state girate scene per film televisivi e cinematografici fra i quali ricordiamo “Paolo il caldo” e “Metello” di M. Bolognini.

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